La nostra scuola

L'Istituto Comprensivo si estende sui territori dei comuni di Gabicce Mare e di Gradara e si compone di sette plessi scolastici:
  - 2 scuole dell'infanzia      - 3 scuole primarie
  - 2 scuole secondarie di 1° grado

Lavorare in serenità è la filosofia che anima l’Istituto Lanfranco e così le nostre idee si concretizzano in curricoli, progetti, certificazioni e opportunità. Ci impegniamo a supportare le diverse esigenze educative dei nostri alunni dall’infanzia all’adolescenza, per preparare tutti e ciascuno ad affrontare le sfide future.

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Relazione di sintesi delle attività CLIL svolte nel quadriennio 2007-2008-2009-2010 e programmi a breve termine (a.s.2010-2011):


Come già noto, nel corso dei quattro anni scolastici che hanno preceduto il presente a.s.2010-2011, sono state implementate e condotte nella scuola media di Gabicce Mare varie attività CLIL in lingua inglese che hanno avuto, per l’appunto, connotazioni e targets differenti nel triennio indicato: gruppi-classe verticali, gruppi-classi paralleli, ecc.

 

In sostanza, si è trattato di moduli a bassa intensità, impartiti in modalità di potenziamento dell’offerta formativa con una frequenza pari ad una ora extracurricolare a settimana, per un totale attorno alle 20 ore complessive per a.s. La partecipazione è sempre risultata assai consistente, cioè stimabile – nel triennio sopracitato – attorno al 90% dei selezionati, con poche o nulle defezioni nel corso dello stesso. Un risultato, a mio parere, quantomeno incoraggiante. Del pari è risultato essere il consenso suscitato presso le rispettive famiglie degli allievi prescelti, sempre sensibili quando il tema formativo coinvolge la lingua veicolare per eccellenza nell’ epoca attuale, cioè la lingua inglese. I contenuti dei moduli impartiti hanno svariato dagli insiemi numerici (Whole numbers, Rational numbers, Signed Numbers , etc.) a elementi propri della geometria Euclidea (Featuring polygons, Angles and so forth…). La valutazione dei risultati conseguiti dagli allievi è stata effettuata “in itinere” e può essere considerata complessivamente buona. Essa è stata concepita come “incrementale” quando connotata da positività, o “neutrale” nell’ipotesi in cui non abbia prodotto effetti rilevanti. In ogni caso, mai pregiudizievole delle valutazioni in ambito curricolare. Forme di attivazione di moduli CLIL a maggiore intensità che vedessero la partecipazione congiunta dell’insegnante di materia (il sottoscritto) e dell’insegnante di lingua (inglese) non si sono potute attuare – sebbene altamente auspicabili –, a causa degli oggettivi limiti di agibilità e disponibilità di risorse umane e materiali attualmente sotto gli occhi di tutti gli osservatori di cose scolastiche. La collaborazione è, pertanto, stata limitata alla selezione degli allievi a cui impartire i moduli CLIL sulla base di competenze minime accertate e alla costruzione di un “glossary” -  più che di una “micro lingua” – vera e propria, condizione minima e indispensabile per veicolare contenuti specifici della disciplina matematica.

Per quanto attiene al micro-modulo che verrà attivato - previo consenso delle famiglie interessate - nel corso del presente anno scolastico 2010-2011 presso la scuola media di Gabicce Mare, esso avrà presumibilmente le seguenti caratteristiche:


Titolo: “NUMBER”

1)      Contesto: assenso della famiglia/attivazione modulo CLIL/sostegno da parte della istituzione-scuola;

2)      Situazione di apprendimento: Insegnante di materia (matematica)/modulo extracurricolare/no-compresenza con insegnante LS. Collaborazione con insegnanti LS per la definizione di percorsi condivisi di micro lingua (“building a discourse pattern for specific purpose”) ;

3)      Finalità: obiettivi di micro lingua funzionali alla comprensione dei temi inerenti la materia oggetto di studio in LS e la loro fruizione in senso veicolare (scaffolding new knowledge);

4)      Destinatari: gruppo interclasse non superiore alle 15 unità/classi coinvolte: II°A/B/C – Gabicce Mare;

5)      Durata/Tempi: attivazione modulo in concomitanza con II°quadrimestre/1ora settimanale/tra 16 e 20 settimane globalmente;

6)      Contenuti specifici del modulo (syllabus): Number sets; Order of operations; Prime numbers, factors and multiples; Fractions; Percentages; Ratio and Proportions; Powers and Indices; Accuracy (how to round off numbers); Problem solving; Skills consolidation.

7)      Competenze in LS: BICS (Basic Interpersonal  Communicative Skills), ovvero A1,A2 fino al B1 del “Quadro Europeo”; si tenga presente che nel caso della matematica è impensabile scendere al di sotto di una soglia d’accesso ai contenuti che non sia “cognitively demanding” (elevata complessità) sebbene, al tempo stesso, “context-embedded/visually-aided” (messaggi fortemente contestualizzati);

8)      Modello operativo: attività frontali e di gruppo (cooperative-learning)/ alternanza concomitante nell’uso di lingua madre-lingua straniera (switch code);

9)      Materiali: didattizzazione di materiali autentici/fonte: EAL/ESL/E2L students-Mathematics, Content and Language Support by C.Meyric & J.Roberts, Oxford University Press 2010.

10)  Valutazione: in itinere/incrementale-non ostativa.


Considerazioni sull’esperienza CLIL svolta alla data odierna/disponibilità/osservazioni critiche:

Durante il quadriennio 2007-2010, il sottoscritto ha avuto l’opportunità di prendere parte, talora attivamente, ad una nutrita serie di iniziative targate CLIL, sia in ambito locale/regionale che nazionale atte a promuovere e sviluppare metodologie e pratiche innovative per la diffusione delle lingue veicolari. Tra esse, ricorderemo la “partnership” nella rete marchigiana di scuole primarie e secondarie (capofila Ist.Soprani di Castelfidardo), la partecipazione – anche in forma di laboratori tematici – a convegni di studio e aggiornamento specifici (Bolgna/Pesaro/Castelfidardo-Uffici Scolastici Regionali; Bologna-Lend degli Insegnanti) nel corso dei quali è stato fatto il punto sulla situazione odierna e lo stato dell’arte sul CLIL in Italia: scambio di esperienze in corso, sperimentazioni, riflessioni sulla normativa e aspettative per il futuro a breve. A corredo di un percorso di costante interlocuzione con i vari soggetti attivi in questo campo, il sottoscritto ha partecipato a iniziative formative e valutative delle competenze acquisite nella metodica CLIL. Tra esse:

-   corso di formazione per docenti CLIL finanziato dalla Agenzia Nazionale LLP-Italia, svoltosi presso Intl Projects Centre di Exeter (Devon/UK) dal 14 al 27 marzo 2010;

-   conseguimento della certificazione di “competenza didattica nell’approccio CLIL” presso l’Università Cà Foscari in Venezia/Dipartimento di Scienze del Linguaggio-ottobre 2010.


Nel riaffermare la disponibilità del sottoscritto ad attivarsi nei riguardi di tale problematica anche nell’immediato futuro (partecipazione alla rete CLIL/Marche, Convegni di Studio/Ricerca, Attività di perfezionamento e di Insegnamento, ecc.), qualche considerazione personale maturata grazie alle esperienze acquisite a tutt’oggi, tuttavia, si impone:

-    la presa d’atto della necessità culturale di accedere all’utilizzo di almeno una lingua veicolare è un dato che nessuno contesta nella sua chiara evidenza, quando si consideri l’attuale organizzazione tra stati membri di una comunità che opera con crescente unitarietà di intenti.

-    La scuola italiana non fa eccezione nei riguardi di tale presa d’atto, ma non va molto oltre tale ammissione: non vi sono risorse per tale obiettivo; non vengono attivati insegnamenti curricolari in lingua veicolare anche laddove vi fossero competenze sufficienti a causa – principalmente - della diffusa (ma non esclusiva, questo va riconosciuto!) impraticabilità di forme concrete di compresenza tra insegnante di materia e di LS (leggi scarsità risorse…); in definitiva, il malvezzo delle dichiarazioni di principio a cui non seguono iniziative concrete e mezzi per perseguirle continua a denotare il costume nazionale anche in ambito scolastico.

-    Mancano quasi del tutto forme di incentivazione degli insegnanti a perseguire tale obiettivo: dopo aver preso parte ad affollati convegni a scala regionale e nazionale durante i quali si sono ascoltate voci allarmate circa gli infausti destini del pluringuismo italico e – al contempo - rese note esperienze di assoluto rilievo e valore sparse qua e là sul territorio nazionale, ho avuto la (parziale) sorpresa di verificare come all’unica sessione nazionale di certificazione CLIL per insegnanti di LS o di materia attivata presso l’Università Cà Foscari di Venezia nell’ottobre del presente anno, soltanto due (dicasi due!) insegnanti risultavano iscritti alle prove d’esame!  Per inciso, uno dei due era il sottoscritto…

-    Da ultimo, persino la recente “riforma Gelmini” crea più perplessità di quanti dubbi non dissolva al riguardo: si afferma che ci vuole almeno un insegnamento CLIL all’ultimo anno delle secondarie superiori senza specificare neppure con chiarezza quali scuole dovrebbero attivare tale modalità né come, chi, e avvalendosi di quali competenze o risorse aggiuntive tutto ciò dovrebbe essere posto in essere!


La presente relazione è stata redatta per gli scopi informativi sollecitati dagli Organi Scolastici aventi giurisdizione nel territorio dell’Istituto di appartenenza.

Con osservanza.

Prof Gian Paolo Moretti